Basi della pulizia ad alta pressione
La pulizia ad alta pressione è molto accurata ed efficace, in quanto consente di rimuovere anche lo sporco ostinato. Spesso non serve nemmeno utilizzare detergenti aggiuntivi, di conseguenza si tratta di un metodo di pulizia ecologico.
Come si attacca lo sporco?
Attrazione elettrostatica:
Se una superficie ha una carica diversa rispetto a quella dello sporco, quest'ultimo vi si attacca per la forza di attrazione reciproca.
Reazione chimica:
Mediante questo tipo di reazione la superficie si modifica e sembra sporca.
Incastro strutturale:
Lo sporco resta incastrato nelle superfici ruvide e vi aderisce.
Come sfruttare le conoscenze sull'adesione dello sporco durante la pulizia?
Durante la pulizia si deve rompere il legame tra lo sporco e la superficie. A tal fine con la pulizia ad alta pressione vengono sfruttati fattori meccanici, termici e chimici.
Fattori meccanici
L'effetto delle idropulitrici viene influenzato da portata, pressione della pompa, distanza di spruzzatura e angolo di spruzzatura.
È molto importante considerare la pressione di impatto, ovvero la forza di impatto del getto d'acqua per unità di superficie da pulire. Dipende da
- Distanza di spruzzatura: si consiglia una distanza da 10 a 30 cm, poiché a grandi distanze la pressione diminuisce rapidamente.
- Angolo di spruzzatura: deve essere scelto secondo il grado di sporcizia. Per lo sporco resistente è necessario un angolo di 0 – 25°, per lo sporco medio di 25 – 50° e per lo sporco leggero di 50 – 80°.
- Pressione all'ugello: a seconda della quantità d'acqua e della sezione dell'ugello, una pressione all'ugello maggiore offre un aumento in proporzione più basso della pressione di impatto.
- Quantità d'acqua: all'aumentare della quantità, si ottiene un rapido aumento della pressione di impatto. In questo modo viene semplificata anche la rimozione dello sporco.
Fattori termici
L'apporto di calore accelera i processi chimici, questo significa che grassi e oli vengono sciolti più rapidamente. Riscaldando l'oggetto da pulire, si riduce anche il tempo di asciugatura. Questo permette di ottenere risultati migliori e tempi di pulizia ridotti fino al 40%. Naturalmente una conseguenza dell'aumento della distanza di spruzzatura è una diminuzione della temperatura.
Fattori chimici
Se l'aumento della pressione d'impatto o della temperatura non porta a risultati soddisfacenti, è necessario utilizzare detergenti chimici. Questi hanno un effetto positivo sull'aumento della capacità bagnante, sull'emulsificazione o sulle reazioni chimiche dirette con le particelle di sporco.
Il prodotto di pulizia va scelto in base al suo valore di pH e alla superficie da trattare. Detergenti acidi con un pH di 0 – 6 vengono usati per depositi di calcare, incrostazioni di urina, ruggine o altri ossidi, detergenti alcalini con un pH di 8,5 – 14 vengono usati invece per oli, grassi, catrame e fuliggine.
Su superfici delicate con leggere macchie di olio o di grasso sono adatti detergenti neutri. Tuttavia, valori acidi o alcalini estremi possono danneggiare l'idropulitrice o l'oggetto da pulire o non essere conformi alla legge sulle acque reflue. I detergenti chimici possono provocare danni anche in caso di tempi di applicazione lunghi. Prolungare i tempi di applicazione di questi prodotti è efficace solo fino a un certo punto, poiché con il passare del tempo l'intensità della pulizia raggiunge un limite. Bagnare preventivamente con acqua lo sporco più ostinato permette di risparmiare fino al 50% del tempo necessario per la pulizia ad alta pressione.